Montagna di Ramacca
Montagna di Ramacca
Luogo di grande interesse archeologico, la montagna di Ramacca si affaccia sulla Piana di Catania, un tempo ricca di fiumi e popoli sui vari colli.
A 559 metri di altitudine,...
Monte Judica - Monte Turcisi
Monte Iudica – Monte Turcisi
A dominio del paese di Castel di Iudica vi è questo monte che raggiunge quasi 800 m di altitudine e il quale, oltre ad un’affascinante aspetto paesaggistico presenta interessanti ruderi archeologici che vanno dall’epoca preistorica alla medioevale. La sua cima presenta, difatti, diverse tombe scavate nella roccia, cisterne ed edifici vari (foto), tra cui alcuni appartenenti al basso medioevo (come i cinquecenteschi ruderi dell’Eremo della Gabella). Siamo nella Piana di Catania in un’area compresa tra i fiumi Dittaino e Gornalunga. Tra i vari edifici è anche da segnalarne uno con muri alti oltre due metri, di tre vani e con piano di calpestio costituito da un battuto di argilla verdastra. Qua sono state ritrovate statuette e ceramiche databili alla fine del VI secolo a.C.
A dominio del paese di Castel di Iudica vi è questo monte che raggiunge quasi 800 m di altitudine e il quale, oltre ad un’affascinante aspetto paesaggistico presenta interessanti ruderi archeologici che vanno dall’epoca preistorica alla medioevale. La sua cima presenta, difatti, diverse tombe scavate nella roccia, cisterne ed edifici vari (foto), tra cui alcuni appartenenti al basso medioevo (come i cinquecenteschi ruderi dell’Eremo della Gabella). Siamo nella Piana di Catania in un’area compresa tra i fiumi Dittaino e Gornalunga. Tra i vari edifici è anche da segnalarne uno con muri alti oltre due metri, di tre vani e con piano di calpestio costituito da un battuto di argilla verdastra. Qua sono state ritrovate statuette e ceramiche databili alla fine del VI secolo a.C.
Sempre appartenente al comune di Castel di Judica, ma un po’ oltre è il monte Turcisi alla cui sommità si trovano bellissimi ruderi di una fortezza greca, pare del VI secolo a.C. Si tratta di un phrourion, avamposto militare a controllo della Piana di Catania e del sottostante fiume Dittaino (ai tempi certamente navigabile e naturale via di comunicazione tra l’interno della Sicilia e la costa). L’aspetto più interessante è costituito dagli enormi blocchi monolitici (foto) e dalle mura realizzate con il calcare del luogo, per la difesa del territorio. Degna di attenzione è la porta di accesso al phrourion. Si notano anche una serie di cisterne tra le quali quella di sud-ovest, in prossimità del muro perimetrale del phrourion, particolarmente grande, realizzata tutta in pietra e lavorata con facce regolari ed angoli arrotondati.
All’interno della fortezza, pare nel XVI secolo, è stato fondato un eremo dedicato a San Giacomo di cui si conservano i resti della chiesa e alcune stanze dell’edificio conventuale.