Adrano, Mendolito ed il Ponte dei Saraceni
Nella parte occidentale della provincia di Catania, la città greca di Adrano del V sec. a.C. era una delle più importanti della Sicilia. Oggi i suoi ruderi sono tristemente inglobati nel cemento. Ma rimane visibile un eccellente tratto della possente cinta muraria (foto) con blocchi di pietra lavica di oltre tre metri e mezzo. La cinta, risalente probabilmente al 400 a.C. presenta enormi pietre squadrate poggiate una sopra l’altra, senza malta a legarle, tipica costruzione siceliota (dei greci di Sicilia).
Alcune pietre sono rotonde e certamente servivano per il trasporto in loco di quelle quadrate (si vedono, difatti, dei fori per l’aggancio delle travi). Ed una volta là, gia che c’erano, venivano messe nella cinta.
Ad Adrano si trovava anche un famoso tempio: quello dell’ omonimo dio indigeno che si dice aveva il tempio circondato da cento ferocissimi cani. Tracce di questa costruzione potrebbero individuarsi nelle sedici colonne di basalto dell’ attuale chiesa madre.
Ma secondo molti altri studiosi le tracce di questo tempio sono da ricercarsi a valle vicino al fiume Simeto, dove sono i ruderi, tra “gustosissimi” aranceti, della città di Mendolito. Si vede meno di niente e ci si arriva con una guida (o agricoltore) a supporto.
Mendolito venne fondata dai Siculi verso il X secolo a.C. e successivamente ellenizzata (V secolo a.C.). Rimangono le possenti pietre della sua monumentale porta di ingresso in pietra lavica (ricostruzione in foto) dove fu rinvenuta una scritta in siculo, ancora oggi non decifrata (conservata al Museo Orsi di Siracusa). Certamente era una scritta di benvenuto.
Tra i tanti ritrovamenti da segnalare il famoso tesoro di bronzo, oggi sparso un po’ dovunque.
A sud della città del Mendolito, in località Sciare Manganelli, si trova una delle necropoli del sito con una tomba a pianta circolare al quale si accedeva attraverso un breve dromos (corridoio).
Le tombe erano costruite direttamente sul banco lavico e risultavano destinate ad accogliere più individui appartenenti quasi certamente alla stessa famiglia.
Pochi chilometri a valle di Adrano (circa 8 chilometri), dove scorre il fiume Simeto (il più lungo della Sicilia), sono gli imponenti resti romano – arabo – normanni del ponte dei Saraceni (foto).
Un’elegantissima costruzione in pietra lavica ad arcate ogivali infilata nel silenzio delle buonissime arance di questa parte di Sicilia. Il ponte, di originaria probabile costruzione romana, ha un chiaro stile arabo-normanno. Incantevole.
Il ponte subì il fascino di diversi viaggiatori del Grand Tour che lo riportarono in acquarelli ed incisioni varie. E’ chiaramente, non transitabile. Non tanto perché non reggerebbe l’eventuale peso ma perché porterebbe da niente a niente !
Il bellissimo dongione normanno, in pieno centro cittadino, ospita un interessante museo archeologico.
Ask our Cultural Department for more info or for a Guided Tour