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Pino D'aleppo

Pino D'aleppo

Pino D'aleppo

 

pino-daleppo-reserveLa riserva occupa la parte bassa del corso del fiume Ippari e ricade nell’area compresa tra l’abitato di Vittoria e la foce.
E’ stata istituita per salvaguardare quello che viene considerato l’ultimo insediamento spontaneo di pino d’Aleppo (Pinus halepensis), una varietà di pino specifica della Sicilia in via di estinzione, residuo di un vecchio bosco tipicamente mediterraneo.
L’albero può raggiungere anche i venti metri di altezza e si presenta estremamente ramificato, con un tronco quasi sempre contorto e una chioma globosa o piramidale, e di un colore più pallido rispetto a quella degli altri pini litoranei.
È una specie presente nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo dal nord Africa all’Europa meridionale all’Asia minore.
L’area della riserva, lungo il corso del fiume Ippari, presenta anche pioppi, salici, l’olivastro, il carrubo, il lentisco …
Spostandosi verso il mare, ecco la quercia spinosa, il ginepro rosso, la ginestra bianca , l’artemisia la palma nana, l’efedra fragile, il timo, l’erica, le orchidee.
Tra i mammiferi presenti nell’area ricordiamo il coniglio selvatico, la volpe, il topo quercino, la donnola …
L’avifauna è rappresentata dal merlo, l’upupa, il cuculo, la ghiandaia, la gazza, l’assiolo, la poiana e altri.

 

gruccioneIn prossimità della zona costiera si formano dei piccoli stagni nelle depressioni del terreno che diventano luoghi di sosta per specie migratrici fra cui il gruccione (foto), il martin pescatore, il germano reale, la volpoca, la marzaiola, l’airone cinerino, la garzetta e il cavaliere d’Italia.
Fra i rettili sono presenti il gongilo, il ramarro, la testuggine di Hermann e il colubro leopardino.
Gli anfibi sono rappresentati dal rospo comune, dalla rana verde e dalla raganella italiana.
Tra i pesci, quando le acque del fiume erano sicuramente in condizioni di maggior equilibrio ecologico, erano presenti tinche, anguille, e noni.
Tra i crostacei va segnalata la presenza del granchio di fiume (Potamon fluviatile) e di un isopode terrestre del genere Speleoniscus, nuovo per la scienza.

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