Catania archeologica
Catania è una delle più antiche e ricche città archeologiche della Sicilia. Il problema è che la lava ha praticamente sommerso buona parte dei suoi antichi monumenti. Oggi possiamo ammirare:
un bellissimo Anfiteatro romano (foto), anche se in buona parte sotto la lava (Piazza Stesicoro). Questo anfiteatro doveva essere più che monumentale potendo ospitare oltre 30.000 persone ! (metà delle quali su impalcature lignee per ampliarne la capienza). Venne probabilmente costruito nel II secolo a.C. e doveva essere ricchissimo di marmi. Quanti gladiatori deve aver visto questo posto!
– le Terme romane in Piazza Duomo (foto), il centro cittadino da cui si diparte la lunga via Etnea che sembra finire simbolicamente proprio nel vulcano. In questa piazza, al centro è un Elefante, simbolo della città, su un obelisco e nel lato sud un fiume sotterraneo, che i greci ed i romani ben conoscevano: l’Amenano, che all’improvviso sbocca in questa piazza, proprio dove è la pescheria, luogo a dir poco caratteristico. Nel lato sud della piazza, sotto la Cattedrale, sono le Terme Achilliane del V secolo. Dovevano essere grandissime ma furono sotterrate diverse volte da colate laviche e terremoti. L’ambiente attualmente visibile dovrebbe riferirsi al Frigidarium.
– il Teatro greco-romano in via Vittorio Emanuele (foto). Bellissimo anche se purtroppo troppo addossato a palazzi limitrofi, presenta una cavea a nove gradinate e un affascinante e complesso sistema di corridoi per l’accesso a diverse zone dell’edificio. Alla scena, certamente sontuosa con colonne di ordine corinzio, si accedeva attraverso tre porte che immettevano gli attori sul palcoscenico. Diverse erano le nicchie ornate da statue tra le quali quella di Leda con il cigno. L’orchestra conserva il pavimento marmoreo in opus sectile. Ancora misteriosa la sua datazione probabilmente tra il IV ed il III secolo a.C. Alle sue spalle è l’Odeon, con cavea semicircolare ai suoi tempi luogo di prova degli attori. Una serie di muri a raggiera nei suoi pressi delimitano dei vani esterni, forse una volte adibiti a botteghe.
– le Terme dell’Indirizzo e della Rotonda; le prime in piazza Currò e le seconde in via della Rotonda. Entrambe di epoca romana. Le prime sono certamente più imponenti ed hanno anche una grande sala a pianta ottagonale e copertura a cupola. Le terme della Rotonda, che verso il VI secolo vennero utilizzate come chiesa, presentano oggi, anche a seguito dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, un’unica saletta circolare con grande cupola.
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