Monte Cofano
Il Monte Cofano è un promontorio calcareo, alto 659 m, che separa il golfo omonimo da quelli di Bonagia. Dalla sua vetta il panorama del mare è straordinario.
Costituito da rocce carbonatiche, in particolare calciti, aragoniti e dolomie, presenta numerose grotte, fra cui la grotta di Monte Cofano I, caratterizzata dalla presenza di interessanti formazioni calcaree nella sala del Fantasma, e l’Abisso delle Gole con concrezioni calcaree a forma di fungo nella cosiddetta saletta dei Funghi.
A dir poco suggestiva, alle sue pendici, la Grotta di Scurati (foto 3). Detta anche di Mangiapane, in onore della famiglia che vi ha vissuto per diverso tempo, è di vaste dimensioni con una larghezza di 13 m e una profondità di 60 m. Comprende all’interno un piccolo borgo di case diviso da una stradina in basolato di pietra e abitato fino alla metà di questo secolo e adesso utilizzato anche come scenario del presepe vivente.
In alcune cavità sono state trovate varie tracce della presenza umana come armi, utensili di selce e graffiti, risalenti al Paleolitico Superiore.
La Riserva Naturale Orientata, istituita nel 1997, annovera quasi 350 piante diverse, molte delle quali ovviamente tipicamente rupestri, quali palme nane, ed altre capaci di resistere agli incendi ed alle frequenti alte temperature estive.
Una delle emergenze più significative è la presenza della Disa, l’ampelodesma di grosse dimensioni dove si rifugia ogni sorta di piccoli mammiferi e ovovivipari.
Nella riserva crescono numerose specie di orchidee selvatiche
Falchi pellegrini nidificano sulle rupi a strapiombo, ma non mancano i martin pescatore, la rara aquila del Bonelli, l’assiolo, la civetta, il barbagianni e l’allocco.
Durante il periodo delle migrazioni l’area è frequentata anche dal falco pecchiaiolo e dal falco di palude (foto).
Numerosi sono anche i passeriformi.
Da segnalare la presenza della coturnice sicula, specie a rischio di estinzione che nell’area risulta in aumento.
La riserva ospita alcuni mammiferi fra cui l’istrice, il riccio, la donnola, la volpe, il coniglio selvatico e altri
Alla base del versante meridionale del Monte Cofano, a 247 m s.l.m., è presente una depressione carsica che si riempie periodicamente d’acqua.
Nell’area ci sono diverse cinquecentesche torri di guardia che costituiscono un’altra prova dell’importanza storica di questo luogo nel contesto più vasto dell’intera isola.