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Leontinoi

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Leontinoi Città delle più eccelse nell’antichità siceliota (VIII secolo a.C.), la leggenda vuole che fu abitata anche da Ciclopi, Lestrigoni e Lotofagi (tutti più o meno giganti). La sua è una storia ricca di fascino, tra le più importanti della Sicilia intera. Fu città potentissima in periodo siceliota caduta sotto il dominio romano nel 214 a.C.
Lentini, Parco ArcheologicoLe sue rovine sono all’interno di un parco archeologico (foto) che comprende colle San Mauro, valle San Mauro e l’opposto colle Metapiccola.
Imponenti le tracce dei suoi comunque non moltissimi ruderi. Si entra dalla cosiddetta porta sud, quella Siracusana nella valle San Mauro. Ai suoi lati sono i due colli (Metapiccola e San Mauro) con le fortificazioni. Per farla breve, si è come dentro una tenaglia (sistema a tenaglia) che permetteva ai Lentinesi di sopra, di far passare un brutto quarto d’ora a chi accedeva da qua, attaccandolo ai fianchi una volta che il nemico si trovava in questa strettoia.

Deviando a sinistra si sale verso colle San Mauro, l’acropoli, dove sono  ben conservati i tratti di cinta murariae dove sono anche i resti di un tempio. Lungo la salita si costeggia il basamento circolare di una probabile torre di difesa.

epitymbiaAntistante la Porta Sud, si estende la necropoli meridionale (VI/III sec. a.C.) con caratteristiche tombe monumentali a gradoni(foto) , le cosiddette epitimbie, collocate al di sopra o in corrispondenza di inumazioni in fossa, di età ellenistica e riservate ad una classe di potenti.
Sul colle Metapiccola (raggiungibile prendendo un sentierino sulla destra subito dopo l’ingresso al Parco Archeologico) sono state rinvenute anche tracce di un villaggio di epoca preistorica con sette capanne di forma rettangolare con il fondo incassato nella roccia. Si vedono perfettamente, nel perimetro della costruzione, i fori per le inserzioni dei pali lignei che costituivano lo scheletro laterale della capanna.
Altri fori, nella parte centrale, servivano per sostenere il tetto a spioventi. Una chiazza di bruciato nei pressi del palo centrale indica il luogo del focolare.
Il materiale archeologico rinvenuto, tra i più copiosi dell’intera Sicilia, si trova in vari musei isolani e non ultimo lo splendido museo di Lentini.

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