Maccalube
Sono vulcanelli attivi che emettono gas e fango, a volte assumendo carattere esplosivo. In varie parti di Sicilia sono presenti questi fenomeni, ma queste di Aragona sono certamente le più imponenti. Neanche a raccontare delle leggende e suggestioni che hanno avuto nel passato, sin da Platone, Aristotele, Diodoro Siculo … fino ai Romani che utilizzavano il fango per scopi termali.
Molto particolare è la collina dei Vulcanelli che appare come un’argillosa landa spoglia, dal biancastro al grigio scuro, su cui si elevano una serie di piccoli vulcani di fango freddi, alti circa un metro, formatisi per la continua uscita di argilla dal sottosuolo. Da essi fuoriesce metano !
Proprio come fossero chissà quali vulcani, a volte i boati preannunciano l’ espulsione di materiale argilloso, misto a gas ed acqua, e scagliato a notevole altezza.
Si tratta di un particolare fenomeno geologico chiamato vulcanesimo sedimentario che si manifesta quando sono presenti dei gas sotterranei ad elevate pressioni (come il metano) e terreni argillosi poco consistenti intercalati da livelli di acqua salmastra. Il gas, per effetto della pressione, fuoriesce dal suolo portando con sé acqua e sedimenti di argilla e formando quindi dei coni di fango dalla cui sommità, appunto, esso fuoriesce.
Questo sistema diviene scenario naturale per piante quali astro di Sorrento (Aster sorrentinii), malvone di Agrigento (Lavatera agrigentina), sparto steppico (Lygeum spartum) e salsola agrigentina (Salsola agrigentina).
Presenti anche rettili e grandi rapaci come il falco di palude ed il gheppio.
I piccoli stagni che si formano nella stagione delle piogge sono popolati da rana verde e da discoglosso dipinto (Discoglossus pictus).