Foce del Fiume Belice
La riserva si estende fra Marinella di Selinunte ed il promontorio di Porto Palo.
Comprende il tratto terminale del fiume Belice e le caratteristiche dune(piccoli rilievi di sabbia trasportata e depositata dal vento) con aree periodicamente inondate dalle acque del mare.
Il fiume Belice è un corso d’acqua a carattere stagionale, nasce a Piana degli Albanesi, nell’interno della Sicilia e dopo un corso di 77 km si getta in mare, nella zona della riserva.
La foce ha zone depresse che periodicamente vengono inondate dall’acqua salmastra.
L’ultimo tratto del fiume, penetra all’interno della riserva seguendo un percorso quasi rettilineo per poi distendersi parallelamente al litorale e, dopo aver formato un’ultima ansa, si getta nel mare.
Qua sostano e nidificano molte specie di uccelli. Segnaliamo il fratino, la gallinella d’acqua, il beccamoschino, la cannaiola, l’Airone cenerino (foto) e il Beccapesci.
La spiaggia della riserva è un sito di ovodeposizione della tartaruga marina Caretta caretta.
E’ da segnalare la presenza di numerose specie di insetti legati alle dune, molti dei quali a rischio di estinzione, come: il brachitripe megacefalo, un grillide diffuso in Africa, presente in Italia solo in una ristretta area della Sardegna e in alcune aree della Sicilia; la cavalletta delle graminacee, specie endemica che vive fra i cespugli di agropiro e ammofila, rimasta solo in alcune spiagge della Sicilia meridionale e orientale; e il geotrupe marginato, coleottero che si nutre di sterco di ovini e conigli selvatici, diffuso in Africa e in Italia solo in pochissime coste della Sicilia meridionale.
Il litorale sabbioso è caratterizzato da psammofite, piante adattate a sopportare l’aridità, la salsedine e la mobilità delle particelle del suolo.
Sulle dune vere e proprie, bellissime, ci sono macchie alte fino ad un metro di sparto pungente, una graminacea che fissa con le sue radici la sabbia.
Dove il fiume si avvicina al mare è presente una vegetazione tipica degli ambiente inondati per lunghi periodi dell’anno costituita da cannuccia palustre, lisca maggiore, menta d’acqua, equiseto e giunco pungente.