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Valle di Mongialino / Piano Casazze

Valle di Mongialino / Piano Casazze

Valle di Mongialino / Piano Casazze

Valle di Mongialino / Piano Casazze Mongiliano PhotoImmersa tra i campi di grano della piana di Catania ecco questa vallata avvolta in un silenzio quasi surreale. Dalle sue parti un castello medioevale e ruderi di una ignota città siculo – greca.

Si vedono diverse abitazioni scavate nella roccia ed un tratto di cinta muraria (foto) incredibilmente ancora in piedi. A terra un museo di cocci del passato. Nella parte meridionale del sito, sotto il punto più alto, ci sono una serie di interessantissimi vani scavati nella roccia, di probabile uso difensivo (vedette). Il tutto, oggi, è in mano agli agricoltori di questa parte di Sicilia.

L’abitato occupava la sommità pianeggiante di un costone roccioso da dove si dominano sia la valle dei Margi che la Valle del fiume Pietrarossa, a settentrione.

Cinta MurariaLa città aveva una forma irregolare lunga circa 600m e larga 400m. Essa era perimetrata da una cinta muraria (in parte ancora visibile) che adeguandosi alla morfologia del terreno innestava alla roccia tratti interamente costruiti nei punti meno scoscesi e quindi più vulnerabili. L’archeologo Paolo Orsi segnalava la presenza di torri quadrate oggi non più individuabili.

Le mura di cui rimangono tratti solo sui versanti est ed ovestpresentano due fasi: una corrisponde al muro costituito da una doppia cortina pseudo-poligonale con riempimento in pietrame; l’altra, addossata alla prima, corrisponde al muro costruito in blocchi squadrati alcuni dei quali isodomi, cioè regolari.

Piano CasazzeDifficile datare le due fasi che comunque sono forse da ascrivere all’età arcaica. All’interno delle mura, l’abitato si articolava sfruttando la natura del luogo con edifici interamente o parzialmente ricavati nella roccia ed in alcuni casi disposte a schiera. Nell’angolo di sud-est si scorge un ammasso roccioso ai cui piedi furono ricavate grandi grotte di forma rettangolare, forse abitazioni rupestri di età bizantina ( V-IX sec. d. C.); un passaggio permette di arrivare in cima all’ammasso roccioso dove era forse un posto di guardia che presenta la particolarità di una finestra quadrata intagliata nella roccia da cui si può guardare fino a Mineo. Ad ovest e ad est dell’abitato sono state localizzate due aree di destinazione sacra, forse pertinenti a due santuari. Anche al centro dell’abitato sono visibili molti grossi blocchi squadrati forse appartenenti ad un edificio sacrale.

Ad est della città, dove si trovava la necropoli di età preistorica, sono ubicate anche le due necropoli relative al centro di età storica costituite da deposizioni multiple a camera e individuali in fosse litiche , terragne , a cappuccina, ad enchytrismoi (cioè entro grossi vasi in terracotta), in tegole semitubolari. Sul versante sud-est è una cava per l’estrazione dei blocchi di calcare.

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