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Stagnone di Marsala

Stagnone di Marsala

Stagnone di Marsala

La riserva comprende lo “Stagnone” (da cui prende il nome) che è la più vasta laguna della Sicilia, caratterizzata da acque basse (1-2 m e spesso non più di 50 cm), ricche di vegetazione alofila, popolatissima da grandi predatori.
Il fondale, così basso in alcuni punti che è possibile raggiungere alcune delle isole a piedi, è anche estremamente ricco di fauna: anemoni, fiocchi di mare e le famose murici, usate dai fenici per tingere i tessuti.
Qua ci sono quattro isolotti: San Pantaleo, anticamente Mozia(splendida città punica); la Schola, Santa Maria e l’Isola Grande.
Questa laguna è veramente un grande stagno proprio perchè la nascita dell’Isola Grande ha chiuso una parte di mare in origine aperta e qui, non essendoci correnti necessarie al ricambio, l’acqua è divenuta stagnante, con una temperatura al di sopra del normale.
Saline, StagnoneIn mezzo a tutto questo curioso ed affascinante contesto sono lesaline (foto), che posto migliore per essere impiantate non potevano trovare, data la presenza di questi bassi fondali facilmente intrappolabili per la coltivazione del sale.
Indimenticabili i tramonti con le bianche montagne di sale sorvolate da una splendida avifauna e gli isolotti in fondo a fare da quinta scenografica.
Mentre il sole, che da queste parti tramonta, si inzuppa nel mare.
Quando gli uccelli migratori tornano dall’Africa verso l’Europa approfittano dell’ambiente umido, e quindi ricco di cibo dello Stagnone, per riposarsi. La riserva dello Stagnone e quella delle saline di Trapani e Paceco sono ormai rimaste tra le poche oasi di benessere che si incontrano sul cammino dei migratori.



aironi Già da luglio lo Stagnone ospita i migratori autunnali: i chiurli dal becco ricurvo e i mignattai con il loro piumaggio scuro. Poi con il freddo arrivano stormi di anatre, il falco di palude che li attende in agguato, moriglioni, alzavole, folaghe, germani reali …
Splendida è l’immagine degli aironi (foto 3), superbi ed alteri, intenti a cercare del cibo tra le vasche delle saline.
Non mancano nemmeno i gheppi, famosi per i loro voli in picchiata sulle prede, e il falco pescatore, abilissimo nei tuffi in acqua.
Gli ambienti litoranei salmastri consentono infine la sopravvivenza di una piccola farfalla, la licena fenicia.
La fauna ittica dello Stagnone è diversa a seconda della zona presa in considerazione. In particolare distinguiamo due aree: la prima, a sud, ha maggiori possibilità di comunicazione con il mare aperto mentre la seconda, a nord, ospita forme di vita più strettamente legate ad ambienti lagunari.
E’ per questo che nella prima vivono saraghi, orate e triglie e nella seconda solo pesci più piccoli con ciclo di vita breve. Posidonia e calendule sono le regine della flora.
Schola

Sull’Isola Grande e su quella di S. Maria sono stati impiantati alcuni decenni or sono boschetti di pino d’Aleppo.
A Mozia viene ancora coltivata la vite, e sulla piccolissima Schola (foto) è frequente la ferula, un’alta pianta erbacea con foglie piumose e grossi fiori gialli.
Attivo quotidianamente un servizio di collegamento continuo con le isolette, facilmente raggiungibili in pochi minuti di navigazione.

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